Incontriamo il jazz 2018 – Bergamo per International Jazz Day
Progetto didattico sul jazz rivolto agli studenti della scuola primaria, media e degli istituti superiori
Nel 2017 il Centro Didattico produzione Musica ha compiuto trent’anni dalla sua fondazione. Un lungo arco di tempo caratterizzato da molteplici iniziative di carattere formativo e didattico rivolte prevalentemente ai giovani ed in particolar modo nell’ambito del jazz e della musica afroamericana. Nella realizzazione dei diversi progetti ha assunto un ruolo sempre più importante la formazione del pubblico a partire dalle scuole della città e della provincia, un impegno che affianca le numerose iniziative concertistiche che qualificano la città di Bergamo nel panorama jazzistico nazionale ed internazionale. L’Amministrazione Comunale di Bergamo ha condiviso questi obiettivi con il CDpM dando vita ad una sezione del festival Bergamo jazz dedicata alla divulgazione del linguaggio jazzistico tra i giovani delle scuole di Bergamo e provincia. Il progetto, denominato Incontriamo il jazz, giunge proprio nel 2018 alla ventesima edizione e si realizza in una serie di lezioni/concerto nei giorni del festival nelle quali vengono proposte diverse tematiche relative alle componenti chiave della musica, quali la melodia, il ritmo, l’armonia, il suono, l’evoluzione stilistica del jazz. I temi vengono affrontati con un linguaggio adeguato all’età evolutiva degli studenti e sono preceduti da alcuni interventi nelle scuole sulla base del materiale preparato dai docenti del CDpM. Il progetto si inserisce inoltre nelle attività divulgative di Bergamo per International Jazz Day dedicata alla figura di Paolo Arzano promossa dall’UNESCO a cui il CDpM aderisce dal 2014 al fine di dare continuità alla promozione del jazz sul territorio di Bergamo.
La composizione nel jazz
Il “repertorio” è indubbiamente un aspetto affascinante legato ad ogni tipo di musica a prescindere dal genere e dal periodo storico in cui si è sviluppato. Tuttavia, proprio per le caratteristiche intrinseche della musica afroamericana, acquista un ulteriore interesse e complessità e necessita quindi di un adeguato approfondimento. In primo luogo è significativo il rilievo dato dal jazz al tempo reale, all’istantaneità. Infatti l’improvvisazione è una composizione in tempo reale a cui si aggiunge una identità tra l’autore della composizione istantanea, l’improvvisazione, e l’esecutore, condivisa quasi sempre con altri musicisti con il duplice, triplice ruolo di esecutori/accompagnatori/improvvisatori. Ciò è differente dalla musica classica in cui si assiste con più frequenza ad una separazione dei ruoli tra il compositore e l’esecutore. Tuttavia, proprio per la complessità del processo ideativo della composizione, istantanea e non, anche nel jazz esistono delle composizioni di riferimento scritte da compositori appartenenti al mondo del jazz (Ellington, Monk, Mingus, Shorter, Coleman) o prese in prestito dalla musica di consumo del momento e rielaborate dall’esecutore/improvvisatore. Esistono infine delle forme inventate dal jazz e che non erano preesistenti, come ad esempio il blues. Il blues è un fenomeno di “lunga durata” del jazz, secondo l’accezione storica di Fernand Braudel, e ha accompagnato l’evoluzione delle musiche africane americane dalle origini ad oggi influenzando e originando altri generi come ad esempio il rhythm and blues e il rock and roll.
Le lezioni di Incontriamo il jazz 2018 affronteranno, insieme al musicologo Maurizio Franco, queste tematiche identificando alcuni ambiti compositivi: il blues, il song derivante dal musical e dai suoi più importanti autori quali George Gershwin e Cole Porter, quindi la creazione dei cosiddetti “standard” del jazz, la ballad ad il rapporto con il lied romantico (Schubert, Schumann, Strauss), la composizione specificamente jazz. Quest’ultimo ambito sarà suddiviso tra forme derivate dalla rilettura di song precedenti (bebop), forme originali, forme estese o suites.
Per quanto riguarda le lezioni concerto rivolte agli studenti della scuola primaria il tema della composizione nel jazz viene affrontato in modo induttivo attraverso la narrazione di una favola originale ispirata al Libro della giungla del premio Nobel Rudyard Kipling e narrato dall’attore Oreste Castagna. I diversi personaggi e contesti della fiaba sono associati a diverse composizioni in diverso stile: blues, ballad, song in forma responsoriale, improvvisazioni singole e collettive. La narrazione risulta particolarmente coinvolgente e motivante per i bambini che partecipano attivamente allo spettacolo.
Programma
Auditorium della Libertà
Giovedì 22 marzo 2018 ore 9.00 e ore 10.35
Incontro riservato agli studenti della scuola primaria
The jazz jungle book
Con Oreste Castagna, attore
Caterina Comeglio, cantante e autrice del testo letterario originale
Gabriele Comeglio, clarinetto Sergio Orlandi, tromba Andrea Andreoli, trombone Nicholas Lecchi, sax baritono
Claudio Angeleri, pianoforte e ricerca didattica
Marco Esposito, basso
Luca Bongiovanni, batteria
Auditorium della Libertà
Mercoledì 21, Venerdì 23 marzo e Sabato 24 marzo 2018 ore 9.00 e ore 10.35
Incontro riservato agli studenti della scuola secondaria di I e II grado
Jazz composition
Con Maurizio Franco, musicologo
Paola Milzani, cantante
Gabriele Comeglio, sassofoni
Claudio Angeleri, pianoforte e ricerca didattica
Marco Esposito, contrabbasso
Luca Bongiovanni, batteria
Scarica qui il programma e la scheda di iscrizione 2018 per le scuole
Scarica qui il materiale didattico 2018 per le scuole