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Festival Internazionale Bergamo Jazz 2022 – Incontriamo il jazz Le storie musicali di Gianluigi Trovesi
Dal 1990 il Centro Didattico produzione Musica realizza, all’interno del Festival Internazionale Bergamo Jazz, il progetto Incontriamo il jazz rivolto alle Scuole Primarie e Secondarie di I e II grado, raggiungendo in questi anni più di 25.000 studenti. Gli interventi realizzati in questi anni rappresentano un modello didattico di eccellenza riconosciuto sia a livello ministeriale ed istituzionale sia dalle principali associazioni riunite nella Federazione Nazionale Il Jazz Italiano per la forte valenza educativa e di diffusione del linguaggio jazzistico in Italia. Il CDpM è infatti ente riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione nel Piano Triennale delle Arti, ha vinto lo scorso anno con l’istituto Comprensivo Santa Lucia il bando SIAE Per chi crea la cui sezione performativa con il coro gospel degli studenti della scuola primaria è stata presentata nell’edizione 2019 di Bergamo Jazz. In questi anni il CDpM e la Fondazione Teatro Donizetti ha creato una rete di oltre 20 scuole di Bergamo e provincia con cui dialoga e collabora nel corso di tutto l’anno con interventi didattici, laboratori, elaborazione di materiale didattico e di approfondimento per docenti e studenti di ogni ordine di scuola su specifiche tematiche inerenti al jazz e disponibili on line a questo LINK Le lezioni concerto sono gratuite ed aperte a tutte le scuole pubbliche e private, e vengono realizzati sulla base di una specifica programmazione che tiene conto delle caratteristiche cognitive e comportamentali di ogni fascia d’età, utilizzando un lessico appropriato per ogni ordine di scuola al fine di far conoscere le principali caratteristiche del jazz confrontandolo con i generi conosciuti dagli studenti e consentendo l’individuazione di analogie, differenze ed elementi innovativi. Le diverse analisi inoltre tengono conto dei rapporti tra la musica jazz e il contesto storico, sociale, culturale ed economico, consentendo l’individuazione di spunti con altre discipline che possono essere ripresi ed elaborati in classe sia per l’attività curricolare sia per la progettazione del colloquio d’esame. Gli incontri si tengono in presenza presso l’Auditorium di Piazza della Libertà in due fasce orarie (dalle 9,30 alle 11.00 e dalle 11 alle 12.30) secondo il calendario sotto riportato La novità 2022 consiste nella possibilità da parte degli istituti che partecipano agli incontri in presenza, di partecipare con altre classi in diretta streaming grazie alla piattaforma Zoom e alla tecnologia messa a punto nelle due passate edizioni. Il progetto prevede una fase di preparazione tra gennaio 2022 e marzo 2022 nel corso della quale le diverse scuole possono consultare il materiale didattico LINK per preparare gli studenti e favorire una fruizione ottimale dell’incontro. Per chi ne farà richiesta sarà disponibile Claudio Angeleri a incontrare gli studenti presso i diversi istituti illustrando al pianoforte il progetto e fornire alcune coordinate musicali e storiche relative al jazz.
SCUOLA PRIMARIA
Mercoledì 16 marzo ore 9.30 e ore 11.00 – in presenza Auditorium della Libertà – in remoto Piattaforma ZOOM Meeting –
The jazz jungle book
Con Oreste Castagna, attore Caterina Comeglio, cantante e autrice del testo letterario originale – Gabriele Comeglio, clarinetto Sara Collodel, banjo – Claudio Angeleri, pianoforte – Marco Esposito, basso- Matteo Milesi, batteria
Il progetto elaborato per gli studenti della scuola primaria è ispirato al celebre libro del premio Rudyard Kipling Il Libro della giungla ed è narrato dall’attore Oreste Castagna. L’incontro è suddiviso in diversi quadri in parte letti in parte raccontati con i suoni nei quali vengono presentati i principali personaggi del libro e le caratteristiche simboliche degli animali della giungla. Bagheera, la pantera nera, è una sorta di balia coraggiosa per il cucciolo d’uomo e si impegna a proteggerlo e istruirlo con l’aiuto dell’orso Baloo. Grazie a loro, Mowgli diventa parte armonica della giungla e riesce a sopravvivere, dimostrandosi anche più abile dei suoi fratelli lupi. La tigre, Shere Khan, rappresenta l’ira, la violenza, il male: vuole uccidere a ogni costo il cucciolo d’uomo che, appena nato, gli è stato sottratto. La giungla è quindi un universo di simboli che rappresentano caratteristiche molto più umane che animali. Si tratta infatti di un luogo non completamente selvaggio, ma regolato da leggi non scritte chiamate “Legge della giungla”. Di fatto queste leggi si rivelano molto attuali e traducono dei valori quali l’inclusività, l’accettazione del diverso, la collaborazione, la solidarietà. Ogni animale, eccetto la tigre e le scimmie, si impegna a non violare le regole e a insegnarle ai propri cuccioli. La foresta è un luogo spietato che non ammette errori, eppure si intravede nella natura creata da Kipling un addomesticamento umano, una volontà di mettere delle leggi sociali dove leggi non esistono. Se il villaggio degli uomini viene visto come un luogo di dubbia moralità – gli umani, per esempio, sono incantanti dall’oro e usano trappole per catturare gli animali – la foresta è invece uno spazio pericoloso ma armonico. Il branco di lupi in cui Mowgli cresce è per esempio metafora di una società che funziona, di una grande famiglia da rispettare in cui vi è una precisa gerarchia. Le composizioni originali scritte da Caterina Comeglio sono eseguite secondo un lessico jazzistico e traducono in musica gli stessi valori espressi nel racconto: il dialogo è affrontato in forma call and response (tra solista e ensemble musicale), la collaborazione si traduce nell’interplay tra i musicisti, l’ascolto è il sostegno del gruppo all’improvvisatore, le regole di convivenza sono le regole musicali che sovrintendono l’esecuzione musicale. I testi cantati enunciano e ribadiscono le vicende narrate con le parole.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO E II GRADO
Giovedì 17 marzo / Venerdì 18 marzo /Sabato 19 marzo ore 9.30 e 11.00 in presenza Auditorium della Libertà – in remoto Piattaforma ZOOM Meeting –
Le storie musicali di Gianluigi Trovesi
Con Gianluigi Trovesi, sax alto – Claudio Angeleri, pianoforte – Maurizio Franco, musicologo – Nicholas Lecchi, Enrico Bono, sax e flauto – Alessia Marcassoli, voce – Pietro Berti, chitarra – Marco Esposito, Chiara Arnoldi, basso – Lorenzo Beltrami, Matteo Milesi, batteria e percussioni
Gianluigi Trovesi è una eccellenza della musica internazionale. Ha saputo autografare la sua musica con diversi influssi che attingono ora alla tradizione popolare mediterranea ora alla musica rinascimentale passando dalla musica contemporanea, dalla canzone italiana e dal rock. Ogni sua composizione racconta una storia con il linguaggio dei suoni e offre all’ascoltatore l’opportunità di viaggiare con la fantasia e al tempo stesso di padroneggiare “le storie delle musiche” grazie ad alcune chiavi di lettura di natura melodiche e ritmiche alla portata di tutti. Insieme al pianista Claudio Angeleri e a un gruppo di giovani talenti del corso di improvvisazione jazz del CDpM ha messo a punto una metodologia laboratoriale adatta agli studenti delle scuole secondarie (di primo e secondo grado) che fanno leva sui gusti e sulle esperienze dei ragazzi per generare competenze nuove in ambito musicale. Gli incontri proprio per la loro natura interattiva e colloquiale alternano alcune spiegazioni musicali di natura tecnica e compositiva con narrazioni fantastiche rendendo unica l’esperienza di fruizione dell’evento performativo. Accanto ai musicisti si affianca il noto musicologo Maurizio Franco che supporta le esecuzioni musicali eseguite dal vivo e le spiegazioni di Trovesi e Angeleri con riferimenti storici che consentono ai ragazzi di collegare l’esperienza musicale a esempi letterari, artistici, sociali che rimandano avanti e indietro nel tempo secondo il modello d’indagine storiografica per durate di Fernand Braudel e l’apprendimento della musica secondo la teoria audiotattile di Vincenzo Caporaletti, uno dei massimi musicologi e antropologi contemporanei. Nella musica di Trovesi affiorano le danze rinascimentali (la bergamasca), la tradizione popolare della tarantella del Gargano, la musica seriale di Arnold Schönberg, la politonalità di Strawinsky e i ritmi rock e jazz più aggiornati. Tutto è collegato dall’improvvisazione, cioè dalla pratica per eccellenza della musica jazz che proprio per la sua creazione in tempo reale rende questa musica viva e attuale e la differenzia dalla musica classica da cui attinge comunque le teorie e prassi compositive ed esecutive. Gli incontri progettati e realizzati per Bergamo Jazz e la rete di scuole di Bergamo e provincia offrono ai ragazzi e ai docenti di tutte le discipline l’occasione di ascoltare in esclusiva composizioni registrate da Trovesi con diversi organici, dal quartetto alla big band, dal solo all’orchestra sinfonica e che hanno ottenuto premi e riconoscimenti assoluti di carattere internazionale.