È indirizzata al Centro Didattico produzione Musica di Bergamo, all’associazione Il jazz va a scuola, al Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica del Ministero la lettera di Herbie Hancock dedicata all’Italia, ai musicisti, ai docenti e agli 8.000 studenti che il 30 aprile hanno partecipato alle lezioni/concerto in diretta on line grazie al progetto Il jazz day va a scuola (da casa). Nato da un’idea di Angelo Bardini, formatore INDIRE, Istituto per la ricerca didattica e Claudio Angeleri, entrambi soci de Il Jazz va scuola, il progetto ha realizzato in pochi giorni una fitta rete tra 240 classi sparse in tutta Italia e 120 musicisti che ancora una volta hanno risposto all’appello per esprimere vicinanza ai bambini e ragazzi che stanno vivendo questa difficile esperienza di reclusione forzata. “È stata una gioia conoscere i modi in cui l’Italia sta realizzando le celebrazioni virtuali della Giornata internazionale del jazz 2020, anche con il progetto efficacemente intitolato “Il jazz day va a scuola (da casa)!”. Sono particolarmente toccato dal fatto che voi abbiate posto gli studenti e le future generazioni al centro dei programmi online per il Jazzday.” Con queste parole Hancock, artista Unesco per il dialogo interculturale, promotore del Jazz day e leggendario pianista, si rivolge agli organizzatori riconoscendo l’unicità di questa iniziativa.
Mai prima d’ora il jazz era entrato in modo così diffuso e efficace nel mondo della scuola potendo contare sull’apporto competente e appassionato di tanti professionisti della didattica e del concertismo.
Parte da lontano l’iniziativa e proprio dall’esperienza delle lezioni concerto di Bergamo Jazz che il nostro festival realizza da ormai vent’anni e seguite da centinaia di studenti e scuole del territorio. Non solo. Anche Piacenza grazie al locale festival e Jazz club promuove da anni incontri con gli studenti e così da queste due città gravemente colpite dalla pandemia è partita questa iniziativa. “Desidero esprimere la mia sincera gratitudine a voi, ai vostri partner, a tutti gli studenti, gli insegnanti e le scuole partecipanti e, davvero, a tutta l’Italia per il vostro spirito positivo e l’umanità dimostrata, specialmente durante questo momento difficile per tutti. Siete dei veri esempi della missione dell’International Jazz Day”.
Con queste ultime parole si conclude la lettera di Hancock che è stata letta giovedì 30 aprile giornata internazionale del jazz. Alle lezioni concerto ha partecipato anche il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori all’Istituto Santa Lucia per iniziare idealmente la giornata del jazz nelle scuole italiane con uno dei musicisti più noti e rappresentativi del jazz italiano: il pianista Enrico Intra.
Il jazz day va a scuola (da casa)! si è concluso alle ore 17 con un convegno on line sulla piattaforma INDIRE del Ministero collegato ai canali web del Jazz Day globale di Washington con la partecipazione di Loredana Poli Assessora all’Istruzione del Comune di Bergamo, Annalisa Spadolini, Ministero dell’Istruzione, Gino Roncaglia, docente di informatica di Roma Tre e responsabile per RAI Scuola, Elisabetta Mughini, dirigente di ricerca Indire, i musicisti Ada Montellanico, Presidente IJAS, Claudio Angeleri, Paolo Damiani, Angelo Bardini, Ambassador Indire, Vittoria Volterrani: docente. Modera Marco Morandi, coordinatore Indire del progetto “Musica a scuola”.